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Colloqui psicologici online

Psicologo online

Da diversi anni propongo colloqui psicologici online alle persone che non hanno possibilità di venire a studio. La ritengo un’ottima alternativa alla terapia tradizionale per mantenere la continuità con chi si sposta spesso per lavoro, elemento fondamentale per la buona riuscita di una terapia, oppure per offrire una possibilità a chi non ha la possibilità di spostarsi. Grazie alla tecnologia, infatti, oggi è possibile usufruire di una terapia anche per persone con disabilità motorie, che vivono in luoghi isolati o in Paesi stranieri o che per svariati motivi hanno una mobilità limitata.

Dal punto di vista pratico, in una terapia online, occorre tener presenti una serie di fattori.

  • Il primo di questi è la disponibilità di un luogo tranquillo dove poter effettuare gli incontri online. La privacy è essenziale, terapeuta e paziente devono sentirsi protetti, e la possibilità che qualcuno possa entrare nella stanza dove si fa terapia o ascoltare il colloquio, non garantisce questo senso di sicurezza. Per garantire la privacy quindi, oltre alla firma di un contratto di privacy e consenso informato dove il terapeuta si impegna ad usare tutte le misure necessarie per mantenere protetti i dati del paziente, paziente e terapeuta si impegnano a svolgere le sedute in un luogo protetto e a non registrare gli incontri.
  • Un secondo fattore è la disponibilità di una buona connessione internet, di una webcam e di un programma per le videochiamate e, non ultimo, delle conoscenze informatiche di base per utilizzare il programma. Di solito io uso Skype, ma in situazioni di necessità ho usato programmi più facilmente accessibili da cellulare, come ad esempio WhatsApp.
  • Infine, cosa cambia rispetto al lavoro? I presupposti sono gli stessi della psicoterapia dal vivo, quello che cambia è la percezione di un “filtro” tra me e l’altro. Questo filtro può essere buono per alcuni, che percepiscono quella distanza come protezione per permettersi di guardare aspetti difficili di sé o della propria vita, meno buono per altri, che invece sentono il bisogno di una vicinanza e presenza fisica, neutro per altri ancora.
 
La terapia online è quindi una buona alternativa quando c’è un impedimento alla frequenza dal vivo, ma ognuno deve farne esperienza per capire se fa per sé oppure no. Nella mia esperienza molte persone si trovano bene con questo strumento ed anche quelle che hanno delle reticenze iniziali poi si ricredono.

La risposta è sì.

Diversi studi hanno rilevato l’efficacia della terapia online. Si è scoperto che la terapia online è in tutto e per tutto paragonabile alla terapia faccia a faccia per diversi tipi di problematiche, come i disturbi d’ansia, gli attacchi di panico, la depressione, le problematiche di coppia, il disturbo post traumatico. Sono anche stati messi a confronto orientamenti di diverso tipo, come la Terapia Cognitivo Comportamentale e la Psicoterapia Psicodinamica, e la terapia online è risultata efficace indipendentemente dall’orientamento adottato.

In bibliografia una breve rassegna di alcune delle ricerche effettuate.

L’Ordine Nazionale degli Psicologi (CNOP) ha da alcuni anni introdotto delle linee guida per noi Psicologi e Psicoterapeuti per la consulenza e la terapia online, autorizzando questa modalità proprio grazie alle evidenze scientifiche che ne hanno comprovato l’efficacia.

 

In questi anni ho seguito delle persone unicamente online perché vivono in altri Paesi o hanno difficoltà motorie ed i risultati ottenuti sono assolutamente paragonabili alla terapia dal vivo. Anzi, in alcune occasioni mi sono resa conto che ci sono persone che lavorano addirittura meglio con la terapia online rispetto a quella “vis a vis”. A volte questo è stato motivo di riflessione in terapia ed è emerso che queste persone, per la loro storia di vita, sembra che possano “permettersi” di guardarsi dentro insieme all’altro (il terapeuta) solo quando viene in qualche modo assicurata una distanza fisica da quest’ultimo.

Quindi quello che so è che occorre valutare caso per caso.

A volte può essere importante affiancare alla terapia online alcuni incontri dal vivo, soprattutto all’inizio del percorso, perché online si perdono una serie di elementi, ad esempio alcuni aspetti della comunicazione non verbale, importanti per instaurare una relazione di fiducia. In altre situazioni dove non è possibile incontrarsi dal vivo, occorre monitorare l’andamento della terapia online e valutare insieme alla singola persona se si sta raggiungendo l’obiettivo desiderato.

Bibliografia Studi sull’efficacia della terapia online

  • Andersson, G.; Paxling, B.; Roch-Norlund, P.,; Östman, G.; Norgren, A.; Almlöv, J. & Silverberg, F. (2012a). Internet-based psychodynamic versus cognitive behavioral guided self-help for generalized anxiety disorder – A randomized controlled trial. Psychotherapy and Psychosomatics, 81(6), 344–355.
  • Andrews, G.; Cuijpers, P.; Craske, MG; Mc Evoy, P. & Titov, N. (2010) Computer therapy for the anxiety and depressive disorders is effective, acceptable and practical health care: A meta-analysis. PloS One 5.
  • Barak A. et al. A Comprehensive Review and a Meta-Analysis of the Effectivenessof Internet-Based Psychotherapeutic Interventions. Journal of Technology in Human Services, 2008
  • Hunsley J., Lee, C. M. Research-informed benchmarks for psychological treatments: Efficacy studies, effectiveness studies, and beyond. Professional Psychology: Research and Practice,2007
  • Knaevelsrud C., Maercker A. Does the Quality of the Working Alliance Predict Treatment Outcome in Online Psychotherapy for Traumatized Patients? Journal of Medical Internet Research, 2006.
  • Richards, D.; Timulak, L.; Rashleigh, C.; McLoughlin, O.; Colla, A. et al. (2016) Effectiveness of an internet-delivered intervention for generalized anxiety disorder in routine care: A randomised controlled trial in a student population.
  • Thompson R. B. Psychology at a Distance: Examinng the Efficacy of Online Therapy. Portland State University, 2016.